Autore: Rita

ENTANGLEMENT

Questo termine l’ho sentito per la prima volta durante la formazione di facilitatori del respiro, dalla mia insegnante americana Judith Kravitz, era il 1999. Entanglement significa intreccio. Ho impiegato tempo a comprendere a pieno il significato di questo stato. In che cosa consiste questo intreccio? Se due particelle vengono divise in due parti e una metà sta a Roma e l’altra viene spostata a San Francisco, ci si è accorti che se una si muove, per esempio, a spinning, senza nessun spazio temporale, l’altra metà fa lo stesso. Questa regola della meccanica quantistica conclude che, le due particelle restano connesse, e il comportamento di una condiziona istantaneamente l’altra. A prescindere dalla distanza, l’entanglement permette di conoscere istantaneamente il comportamento della seconda particella, perché le due sono di fatto un unico sistema, governato da una sola funzione di onda. Una perturbazione esterna locale, come l’arrivo di un osservatore, altera il comportamento della prima particella, definendo lo stato quantistico della seconda, influenzando anche tutto il sistema Lo stato di sovrapposizione quantistica (due o più stati quantistici, come l’arrivo di un osservatore) è indipendente da una separazione spaziale dei sistemi coinvolti. L’entanglement implica, in modo controintuitivo, la presenza, tra più stati quantistici, di correlazioni a distanza, di conseguenza il carattere non locale della realtà fisica. Il tutto è uno, siamo tutti connessi con il tutto. Conclusione: ognuno di noi non è un...

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LA COMUNICAZIONE

I numerosi libri sul tema insegnano dinamiche migliorative, l’uso delle parole adeguate a seconda della contesto e altro ancora,  elementi utili, che possono facilitare le relazioni. Sebbene il primo passaggio di questo processo, prezioso per una positiva convivenza fra umani, viene bypassato o dimenticato: lo stato interiore della persona. Le comunicazione non verbale dà il “peso” alle parole dette, l’origine sorge da uno spazio interiore che straborda, la cui radice abita in una mancanza di centro interiore, che se creato dona consapevole presenza e reale attenzione. In caso contrario l’ego la fa da padrone, per cui il fine non è il comunicare, ma vincere perché chi vince è il più forte, senza considerare che magari sia fuori dalla decenza umana, come si vede in tante situazioni attuali Se nel cuore di una persona alberga livore, si potranno usare le parole perfette ma ciò che trasuderà sarà il livore. Se nel cuore di una persona vive amorevolezza, le parole magari non saranno perfette, ma questo sentito raggiungerà l’ascoltatore. Due elementi dovrebbero essere insegnati ai ragazzi la gentilezza e il reale ascolto. Per praticarli bisogna applicare con sé stessi. Un equilibrio interiore dà reale supporto alle parole che si dichiarano. I risultati della mancanza di questo aspetto sono davanti agli occhi di tutti, anche di quelli che si girano dall’altra...

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IL POTERE DELL’OSSIGENO – Seconda puntata

Esiste un ulteriore aspetto positivo quando si inizia a respirare in modo connesso e consapevole, più sottile e altrettanto importante. La fisica quantistica ha dimostrato che gli umani non sono elementi neutri, ma espandono la personale frequenza emessa dal corpo, grazie all’energia presente, testimoniata dai trentasette gradi che caratterizzano la sua vitalità. Quante volte ci si chiede che tipo di frequenza si trasmette nel mondo? Ognuno è un pezzetto di coscienza collettiva che influenza l’ambito dove si vive. Per riassumere “La vita è come una foto, se sorridi viene meglio”, migliorando il contesto generale. Se individualmente si prende la responsabilità di equilibrare il sistema corpo mente ed emozioni, la personale frequenza intangibile allaga l’esterno in modo positivo. Condivido una mia esperienza nata dal respiro consapevole, cioè maggiore ossigeno nel mio corpo, che ha avuto un impatto materiale nella mia vita. Da mancina contrastata ho smesso di scrivere bei temi, diventando portata per la matematica. Dopo quasi quarant’anni, la scrittura è riaffiorata, respirando in modo più ampio. Fenomeno intangibile e non spiegabile. La gioia ritrovata che provo quando scrivo la considero un dono inaspettato, un amore dimenticato. Credo che ci sia “sete” a tanti livelli di una vita migliore, non sto parlando di materia ma di un rapporto interiore con sé stessi di maggiore equilibrio, smettendo di occuparsi solo della facciata sociale. Non tutto è spiegabile scientificamente o razionalmente, ma...

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IL POTERE DELL’OSSIGENO

Quando si prova per la prima volta il respiro connesso e consapevole, a bocca aperta, lo stupore è il primo sentimento che affiora.  Questa disciplina immette nel corpo una quantità più elevata di ossigeno, senza variare il rapporto con l’anidride carbonica, cioè rimanendo sempre in controllo, senza andare in iperventilazione. Lo stupore nasce perché anche dopo pochi minuti di respirazione connessa la mente si zittisce, il corpo si rilassa e le emozioni si placano, l’intero sistema entra in uno stato di presente silenzio. Questo stato dell’essere permette un rapporto con sé stessi più equilibrato e soprattutto più consapevole. In genere si respira al trenta per cento delle effettive possibilità polmonari. L’ossigeno è l’elemento che ogni umano possiede per poter vivere, dopo pochi minuti di mancanza non si sopravvive, ma non si conoscono gli effetti benefici sul corpo mente ed emozioni umane quando si respira in modo ampio. Non si mette in connessione l’ossigeno con il benessere psico fisico per mancanza di conoscenza, in occidente non esiste una solida cultura al riguardo, Ci si rende conto della sua importanza quando subentrano problemi respiratori. Se si immette nel corpo più ossigeno tutto ciò che limita e che non appartiene alla persona affiora nella modalità respiratoria. Ci sono respiri così ristretti che non si vedono, altri hanno una sorta di corazza che blocca il torace impedendo il naturale ampliamento dei polmoni, pance...

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RIFUGI

Al momento della nascita si crea una traccia nella coscienza. La sofferenza dei bisogni, come il nutrimento, l’essere lavato, l’essere accudito, avviene attraverso il piacere della soddisfazione di questi bisogni primari. Percezione che dura nel tempo. Quindi si radica, inconsapevolmente, un collegamento: fine della sofferenza con il piacere. Quando questa illusoria consapevolezza si affaccia quando i bisogni primari sono risolti, si possono creare rifugi, per rimuovere la sofferenza insita nell’esistenza umana, modalità semplici e immediate, che quindi si usano. Il piacere è la panacea.  Quali sono i rifugi? Fumo, alcool, televisione, droghe, sesso, denaro, successo, aspetto esteriore e quant’altro. Richiedono un loro uso sempre più ripetuto. Mezzi che non rimuovo la sofferenza, che confondono la mente, che creano senso di vuoto, che non portano verso un vivere in uno stato perlomeno di quiete interiore. Si mette la sofferenza sotto il tappeto, ma lei riappare. Si tratta di ignoranza estesa, mai messa in discussione. Ignoranza nel senso che si ignora la realtà della vita, il senso della vita, che implica un impegno di tipo diverso. I rifugi sono modi illusori che impediscono la conoscenza dei nostri preziosi mezzi: intuito, intento, uso corretto della mente e tanto altro. Tutto per evitare la ricerca più importante dell’esistenza, scoprire chi si è...

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