LA MADRE
Da poco tempo ho perso mia madre. Ma forse perso non è il verbo giusto, la sensazione è che la madre non si perde mai. E’ una strano rapporto quello che lega alla propria madre. Passa attraverso varie fasi, e non sempre nello stesso ordine. Sussistenza, sostegno, complicità, scontro, amore, odio, ritrovarsi, e potrei continuare a lungo. C’è un misterioso intreccio in quel cordone ombelicale che lega alla propria madre, garantendo la vita futura. Sembra che dentro questo apparente cordone vivo, pulsante e carnoso ci sia racchiusa non solo la sopravvivenza, ma tutte la gamma dei sentimenti umani. E’ un dato di fatto che quando il rapporto è sano, la madre supporta i figli. Si arrabbia ma poi perdona sempre, accoglie sempre. Come nei casi di rapporti non sani ripudia i figli, li allontana, non li perdona, non li accoglie, oppure come il mito di Medea che li uccide. Ma sta di fatto che è una dei rapporti più profondi e frastagliati fra le relazioni umane. Ci hanno sempre detto, e siamo cresciuti con questa idea, del partorire nel dolore. Sì il dolore c’è, ed è di una strana specie. Personalmente ad oggi quello che ricordo con emozione, della nascita di mio figlio è che ad un certo punto io mi sono sentita con la funzione di contenitore, perché chi stava veramente facendo era la misteriosa potente forza della...
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